Trieste e Stoccolma, cittadini e libertà
Migliaia di persone sono in corteo contro il green pass, fra sorrisi e cori per la “Libertà”. Intanto, a Stoccolma, la gente invade i negozi per il nuovo disco degli Abba, senza mascherine né distanze
Migliaia di persone stanno sfilando dal primo pomeriggio per le strade di Trieste, chiedendo l’abolizione del green pass e la promozione delle terapie domiciliari, così da renderle accessibili tempestivamente a tutti. Le strade che portano verso il centro storico sono presidiate dalle forze dell’ordine, lunghe cancellate fissate su jersey di cemento sono state posate per impedire ai manifestanti di raggiungere Piazza Unità d’Italia, che rimane completamente blindata.
La collega Martina Pastorelli sta documentando in diretta su Twitter il corteo: dalle immagini si vedono famiglie, bambini, giovani, anziani. Gli accessi al centro storico sono bloccati, ma i manifestanti si fermano ad alcuni metri di distanza dagli agenti schierati e intonano “Libertà” e “No green pass”. Una donna agita una rosa rossa.
Un’anziana signora esce sul balcone e sventola un drappo rosso, un’altra sorride e batte le mani dietro la finestra. Il cartello di una manifestante è rivolto al sindaco e recita: «In questa città quasi il 60% non ha votato. L’astensione è il primo partito, con il tuo 20% dei voti non ci rappresenti. Gioca pure a fare lo sceriffo, noi faremo gli indiani».
Intanto, dopo aver specificato che secondo la questura i partecipanti al corteo di Trieste sono 8mila, l’Ansa sposta i propri riflettori verso Stoccolma, città in festa per il ritorno degli Abba dopo 40 anni di assenza dalle scene musicali. Si torna a parlare di Svezia, dunque, dopo mesi di silenzio: da quando è riuscito a trovare un equilibrio con l’emergenza sanitaria senza attivare tutte le restrizioni alle quali gli italiani sono ormai abituati, il Paese è scomparso dai media.
Oggi l’agenzia non ne parla per il covid-19 eppure, senza volerlo, regala un reportage sulla vita quotidiana in tempo di pandemia. L’Ansa pubblica le prime immagini che arrivano dai negozi di dischi: un fiume di persone invade i locali per accaparrarsi una copia del nuovo disco. Nessuno indossa la mascherina, nessuno mantiene le distanze. Sorridono, chiacchierano, gioiscono. Vivono.
Trieste e Stoccolma. Due città lontane eppure legate da un insopprimibile desiderio di libertà. (Riproduzione riservata)
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