Un LP per Santa Benedetta Cambiagio Frassinello
Silvio Negroni, cantautore, fondatore con Marco Gobbi de I Fiö dla Nebia, dedica due brani alla “moglie e suora” che nell'800 a Pavia usò educazione e fede per salvare le ragazze dallo sfruttamento
«Ma ecco Benedetta con in spalla un canestro di frutta/“dai vieni dammi retta la mia casa è là che t'aspetta”/e se ti manca la tua compagnia porta con te la Pina e la Maria/e se mio padre ci dirà di no/prima o poi/un posto lo troverò». C'è tutta la determinazione di Santa Benedetta Cambiagio Frassinello in “Benedetta”, LP di Silvio Negroni da pochi giorni disponibile su tutte le piattaforme digitali. Ma chi è questa santa sposata eppure rappresentata in abiti religiosi? Benedetta Cambiagio nasce a Langasco (in provincia di Genova) il 2 ottobre 1971 e nel 1804 si trasferisce con la famiglia a Pavia. Il 7 febbraio 1816, nella basilica di San Michele, sposa Giovanni Battista Frassinello, un giovane originario di Ronco Scrivia trasferitosi con la famiglia a Vigevano. Benedetta si sente chiamata a donarsi agli altri, il discernimento sulla propria vocazione inizia quando è ancora bambina e continua tumultuosamente (la biografia integrale meriterebbe numerosi articoli dedicati) fino al 1826, l'anno della svolta.
Con l'approvazione di monsignor Luigi Tosi, vescovo di Pavia, Benedetta inizia ad accogliere le ragazze della città che rischiano di finire vittime della strada e dello sfruttamento. Apre le porte della casa di famiglia, che si trova in via Porta Salara, a pochi passi dal Ponte Coperto. Nei suoi anni a Pavia, Benedetta ha visto tante ragazze abbandonate diventare facili prede in una città piena di uomini arrivati da mezza Europa per la prestigiosa università (fondata nel 1361). Tante sono le case chiuse che sorgono in pieno centro storico, anche a pochi passi dalle antiche chiese (Pavia è “la città dalle cento torri e dalle centotrentacinque chiese”), e tante, troppe, sono le ragazze che entrano nel giro della prostituzione per inganno, disperazione o coercizione. Così, forse approfittando delle consegne che deve fare per il negozio di frutta e verdura dei genitori, Benedetta inizia a chiamare a sé le giovani più sole di Pavia, bambine e ragazze che non hanno nessuno disposto a sacrificarsi per loro, nessuno disposto a difenderle. Benedetta mette a disposizione un luogo che possano chiamare “casa” e offre loro un'educazione dalla forte impronta cristiana.
Ma chi è Silvio Negroni? Cantautore, Negroni esordisce negli anni sessanta come chitarrista in gruppi beat (i Borghesi – I Problemi) che si esibivano nelle sale da ballo della provincia di Pavia. Autore prolifico, scrive canzoni di successo come “Ma dove vai, cosa fai”, che diviene colonna sonora della pubblicità del Crodino all'interno della trasmissione “Carosello”. Scrive in seguito brani per Wess, Iva Zanicchi, Claudio Lippi, Loretta Goggi. Nel 1979 inizia la collaborazione con Drupi che incide due sue canzoni: “La più bella” e “Una come te”, buon successo discografico in Germania e in Francia, presentata in Italia con uno special televisivo di Drupi e Mia Martini. Nel 1984 la prima partecipazione a Sanremo come autore di “Notte di luna” cantata da un giovane esordiente, Valentino. Nel 1991, insieme a Marco Gobbi, fonda I Fiö dla Nebia, gruppo che racconta Pavia in musica con le suggestioni del dialetto. «Ho subito ammirato il coraggio eroico e la perseveranza di Santa Benedetta nel portare avanti questa impresa fra mille difficoltà che, da quel che mi raccontano i responsabili della Onlus, purtroppo non sono ancora finite – racconta Silvio Negroni –. Per le canzoni ho tratto ispirazione dalla prima fase della sua avventura, certamente la più romantica, quando si aggirava con in spalla i canestri di frutta fra le stradine della città cercando di contattare le povere sventurate».
Nella Casa non mancano le regole, la disciplina è rigida e l'asticella è alta: le ospiti, dice Benedetta, devono riscoprire la dignità inviolabile della vita umana, in primis della loro vita. Se il mondo vede quelle ragazze come povere derelitte, come presenze inutili o come corpi da sfruttare, Benedetta riconosce in ciascuna di loro una persona unica e irripetibile. Nel 1828, grazie ad Angelo Domenico Pozzi, benefattore pavese, l'opera di accoglienza di Benedetta trova collocazione definitiva in via San Giovanni in Borgo, dove ancora oggi opera Casa Benedetta Cambiagio Onlus.
Col passare degli anni, però, l'impegno di questa giovane donna inizia a diventare fastidioso, basti pensare a quando Virginia, un'ospite della struttura, si allontana e cade vittima di una casa chiusa: Benedetta allora si traveste da uomo e si finge cliente per riuscire a parlare ancora con lei e strapparla allo squallore. L'episodio è cantato nella seconda canzone dell'LP, “Anna”. Racconta Silvio Negroni: «Mi hanno colpito molto l'audacia e l'arguzia di Benedetta nel travestirsi da uomo per confondersi nel postribolo e ritrovare Virginia, che nella canzone per ragioni di metrica musicale è diventata Anna». Benedetta diventa scomoda, spezza i piani di alcuni potenti signorotti, rende manifesto lo sfruttamento che avviene sotto gli occhi incuranti della città: viene lanciata una campagna di delegittimazione, si avvia quella che oggi giornalisticamente chiameremmo “la macchina del fango”, e la giovane donna è costretta a lasciare Pavia. Fine della storia? No.
Benedetta Cambiagio Frassinello si reca a Ronco Scrivia e fonda l'Istituto Benedettine della Provvidenza, apre nuove case, poi ritorna a Pavia e anche qui apre una nuova struttura d'accoglienza. Il 21 marzo 1858 muore, ma tutti i semi gettati in vita iniziano a dare frutto e il carisma originario si diffonde nel mondo. A Pavia, dove nel 1826 tutto è iniziato, Casa Benedetta Cambiagio Onlus, in collaborazione con le religiose dell'Istituto Benedettine della Provvidenza, porta avanti ancora oggi l'opera voluta da Benedetta che il 10 maggio 1987 è stata beatificata e il 19 maggio 2002 canonizzata da papa Giovanni Paolo II in piazza San Pietro. Silvio Negroni presenterà il nuovo LP con un concerto speciale che si terrà sabato 14 dicembre 2024, alle ore 16, nella sede di Casa Benedetta Cambiagio Onlus. (Riproduzione riservata)
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