Vaccini, i vescovi del Colorado: “Sì all’obiezione di coscienza”
Lettera per la libertà di scelta. No alla censura dei problemi etici: “Esiste il dovere morale di rifiutare l'uso di prodotti medici creati utilizzando linee cellulari umane derivate dall'aborto"
«Un cattolico può giudicare giusto o sbagliato ricevere determinati vaccini per una serie di motivi, e non esiste una legge o una regola della Chiesa che obblighi un cattolico a ricevere un vaccino, compresi i vaccini contro il covid-19». Nonostante la quasi totale indifferenza dei media europei, il dibattito sui problemi etici dei vaccini anti covid in America non si è mai spento.
Un numero sempre maggiore di cattolici solleva domande sulla liceità di vaccini che hanno utilizzato linee cellulari da feti abortiti per sperimentazione (Pfizer e Moderna) e produzione (AstraZeneca e Johnson&Johnson). Domande che non hanno trovato risposta nella Nota della Congregazione per la dottrina della fede pubblicata il 21 dicembre 2020, ma che sono state accolte da vescovi e sacerdoti cattolici in tutto il mondo.
Il 6 agosto 2021 Monsignor Samuel J. Aquila, arcivescovo di Denver, monsignor Stephen J. Berg, vescovo di Pueblo, monsignor James R. Golka, vescovo di Colorado Springs, e monsignor Jorge Rodriguez, vescovo ausiliario di Denver, hanno pubblicato una lettera sulla campagna vaccinale di massa, affermando: «Siamo convinti che il governo non dovrebbe imporre interventi medici su un individuo o un gruppo di persone. Esortiamo al rispetto delle convinzioni e delle scelte personali di ciascuno».
Cuore della lettera pubblicata dalle tre diocesi del Colorado è il primato della coscienza: «Se una persona giunge a un giudizio informato, secondo il quale dovrebbe ricevere o non ricevere un vaccino, quella persona deve poter seguire la propria coscienza e non dovrebbe essere penalizzata per averlo fatto».
A pesare nella scelta dei cattolici americani è l’utilizzo di linee cellulari da feti abortiti, problema etico che ne chiama a sé altri: quale opposizione all’aborto rimane ancora credibile se si accettano questi vaccini? Quale futura opposizione alle sperimentazioni sugli embrioni sarà ancora possibile se si accettano questi vaccini? Quale bene comune, e quale sincero interesse per la salute individuale, può essere promosso da aziende che utilizzano linee cellulari da feti abortiti?
I vescovi del Colorado rispondono: «La vaccinazione non è moralmente obbligatoria e quindi deve essere volontaria. Esiste il dovere morale di rifiutare l'uso di prodotti medici, compresi alcuni vaccini, creati utilizzando linee cellulari umane derivate dall'aborto; tuttavia, è consentito utilizzare tali vaccini solo in casi e condizioni specifiche, qualora non fossero disponibili alternative per preservare la vita. Una persona è moralmente obbligata a obbedire alla propria coscienza».
La cancellazione dei problemi etici dei vaccini dal dibattito pubblico mondiale non sembra essere sfuggita ai pastori che guidano le diocesi del Colorado, che aggiungono: «Rimaniamo sempre vigili quando qualsiasi burocrazia cerca di imporre richieste uniformi e radicali a un gruppo di persone nell’ambito della coscienza personale. Nel corso della storia, le violazioni dei diritti umani e la perdita del rispetto per la dignità data da Dio a ogni persona spesso iniziano con mandati governativi che non rispettano la libertà di coscienza».
Per aiutare concretamente chi riceve pressioni sulla vaccinazione, i vescovi hanno anche preparato una lettera da compilare e far firmare ai propri pastori per manifestare l’obiezione di coscienza. (Riproduzione riservata)
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