Vittorio Feltri e la "Patata bollente"
Per il discusso titolo, riferito a Virginia Raggi, il pm ha chiesto 3 anni di reclusione per il direttore editoriale di Libero e 8 mesi per il direttore responsabile. Carcere ai giornalisti?
Non è passata inosservata la richiesta del pm alla Procura di Catania nel processo per diffamazione per il titolo ‘Patata bollente’, riferito al sindaco di Roma Virginia Raggi in un articolo pubblicato sul quotidiano Libero il 10 febbraio 2017: 3 anni e 4 mesi di reclusione per Vittorio Feltri e 8 mesi di reclusione per Pietro Senaldi (leggi qui). Una richiesta che pare in contraddizione con la sentenza n. 150 della Corte Costituzionale, depositata il 12 luglio 2021, che ha dichiarato incostituzionale l’articolo 13 della legge sulla stampa (n. 47 del 1948) che fa scattare obbligatoriamente, in caso di condanna per diffamazione a mezzo stampa compiuta mediante l’attribuzione di un fatto determinato, la reclusione da uno a sei anni insieme al pagamento di una multa (qui il commento di Ossigeno).
Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero, ospite ai microfoni di Radio Radio il 28 settembre 2021 ha commentato così la notizia: “Piuttosto che andare in galera mi spar…