Wanna Marchi, meglio l’originale?
Archetipo della spregiudicatezza, "La teleimbonitrice" aveva un elemento di sincerità che manca alle copie contemporanee: insultava il pubblico e chiedeva soldi per sé. Oggi si chiedono atti d’amore
Wanna Marchi non è solo una persona, Wanna Marchi è un modo di essere, un modo di fare, un modo di vendere. Wanna Marchi è l’archetipo della spregiudicatezza moderna, capace di utilizzare i media per raggiungere la pancia delle persone e convincerle a credere, a comprare, a sostenere ciò che lei desidera. Di Wanne Marchi ce ne sono state prima del 1983, prima insomma del “Wanna Marchi Show”, ce ne sono state dopo e ce ne saranno sempre. Ma la cronaca di questi giorni segnala un innalzamento dell’asticella che merita di essere registrato. Wanna Marchi, nella sua insostenibile faccia di tolla, era sincera: prendeva i telespettatori, li sbatteva contro il muro e gridava loro: «Pachidermi, comprate il mio Scioglipancia!». Non aveva alcun rispetto per chi giaceva inerme sul divano davanti allo schermo, ne avvertiva l’insicurezza e la sfruttava come trivella per assumere il controllo totale della mente. Ma, va ribadito, era sincera. Ti dava del ciccione, ti diceva che la sua crema ti avrebb…