Andy Rocchelli, 24 maggio 2023
A nove anni dall’uccisione nel Donbass, Pavia ricorda il fotoreporter indipendente con un ciclo di conferenze per scuole e cittadinanza. Appuntamento alle ore 18 nell’aula magna del collegio Cairoli
Nove anni fa, il 24 maggio del 2014, il fotoreporter pavese Andrea (Andy) Rocchelli fu ucciso a Sloviansk, nel Donbass, colpito dai mortai in dotazione all’esercito ucraino. Andy era arrivato in Ucraina all’inizio del 2014 per documentare gli scontri di piazza, conosciuti come “Euromaidan”, e stava realizzando un reportage sulle condizioni dei civili schiacciati dal conflitto in corso tra esercito ucraino, guardia nazionale ucraina e indipendentisti filorussi. Il 24 maggio Andy, insieme al fotoreporter francese William Roguelon e all’attivista e giornalista russo Andrej Mironov, era a Sloviansk per scattare alcune fotografie e lì il gruppo di giornalisti, disarmati e in abiti civili, è finito vittima dell'attacco.
Ricorda Rino Ricchelli, papà di Andy: «Le indagini hanno identificato i responsabili, le armi e ricostruito l’attacco che è durato circa 35 minuti. È stato un crimine di guerra. C’è stata una precisa intenzione di non lasciare vivo nessuno». Su Andy, William e Andrej si sono abbattuti colpi di AK-74 e mortai per oltre mezz’ora. Solo William Roguelon è sopravvissuto all’attacco, rimanendo gravemente ferito. Ancora oggi il giornalista francese ha in corpo alcune schegge dei colpi di mortaio esplosi attorno a lui quel giorno.
Il processo che si è celebrato in Italia tra il 2018 e il 2021 ha ricostruito quanto accaduto il 24 maggio 2014, ha accertato la responsabilità ucraina, ma non è riuscito a individuare e punire i responsabili diretti dell’attacco. Nove anni dopo, grazie all’impegno dei genitori di Andy e dei suoi amici, che hanno fondato l’associazione Volpi Scapigliate, continua la ricerca di verità e giustizia per il giovane fotoreporter. Il 10 gennaio 2023 i genitori di Andrea Rocchelli si sono rivolti alla Corte penale internazionale dell’Aja per chiedere che venga fatta giustizia.
Mercoledì 24 maggio 2023 a Pavia Andy Rocchelli sarà ricordato con un ciclo speciale di conferenze dal titolo “Andy Rocchelli. Dar voce a chi non ha voce”. L’evento si svolgerà alle ore 9 e alle ore 11.15 nell’aula magna del liceo Copernico (via Giuseppe Verdi 23-25), con due incontri riservati alle scuole, e alle ore 18 nell’aula magna del collegio Cairoli (piazza Collegio Cairoli 1), con un incontro aperto alla cittadinanza. «È importante presentare la figura di Andy, oltre che come giornalista, anche dal punto di vista umano. Raccontare il suo lavoro, le circostanze in cui è stato ucciso, gli ostacoli e le difficoltà nella ricerca della verità e della giustizia in tribunale», spiega Costantino Leanti, organizzatore dell’evento.
Interverranno Stefano Ferrari e Francesco Carante delle Volpi Scapigliate, Andrea Zanoncelli, sostituto procuratore presso la procura della Repubblica del tribunale di Pavia, Gabriele Micalizzi, fotoreporter del collettivo Cesura, Salvatore Garzillo, giornalista freelance, e Luca Santese, socio fondatore di Cesura. Andrea Zanoncelli, pm nel processo di primo grado per l’uccisione di Andrea Rocchelli, parlerà in pubblico per la prima volta di quanto accaduto in questi nove anni di ricerca della giustizia. A moderare gli incontri Giacomo Bertoni, giornalista indipendente, osservatore ed editor di Ossigeno per l’informazione.
Per conoscere la figura di Andy Rocchelli si segnalano il dossier “Guerre, giornalisti uccisi e impunità” e il documentario “Ciao Andy, un abbraccio da Pavia”, realizzati da Ossigeno per l’informazione. (Riproduzione riservata)
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Non ci sono parole che possano descrivere il male di cui sono stati capaci gli ucraini contro pacifici giovani giornalisti come Andy Rocchelli, anche alla luce di quanto sta accadendo ora .