Come illuminare la notte di Halloween
Il 31 ottobre si può festeggiare secondo la tradizione consumistica, mascherandosi e facendo “dolcetto o scherzetto”, oppure secondo la tradizione cristiana, accendendo una luce nel buio
In Italia ci sono due modi diversi per fare festa la sera del 31 ottobre, tutto dipende dall’ispirazione: consumistica o cristiana. I negozi, virtuali e fisici, propongono lanterne a forma di zucca per illuminare la casa, mostri fosforescenti da mettere sul balcone, lapidi di plastica per creare un mini cimitero in giardino. Sono i gadget perfetti per chi vuole addobbare la casa a tema horror, creando un clima da paura. Il merchandising legato ad Halloween propone ogni anno articoli nuovi, spesso si tratta di oggetti di bassa qualità venduti a basso prezzo in grandi negozi e centri commerciali. Oggetti che già il 1° novembre risultano con le batterie scariche o definitivamente rotti. Il 31 ottobre dello scorso anno l’agenzia Ansa scriveva: «Per la notte delle streghe del 2022 gli italiani spenderanno circa 192 milioni di euro, quasi l'8% in più del 2021, ma ancora 60 milioni in meno rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia».
Sempre nel 2022 Giuseppe Marinaro per l’Agi spiegava le origini celtiche di Halloween: «Il capodanno celtico era una celebrazione che univa la paura della morte e degli spiriti all'allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno. Durante la notte del 31 ottobre si tenevano dei raduni nei boschi e sulle colline per la cerimonia dell'accensione del fuoco sacro e venivano effettuati sacrifici animali, mascherandosi con le pelli degli animali uccisi per spaventare gli spiriti». Ma questo bagaglio di magia e superstizione, un bagaglio profondamente pagano, non è mai arrivato ai giorni nostri nella sua (pur discutibile) ricchezza. In Italia Halloween è la festa dei mostri, con accenni non trascurabili allo spiritismo e al satanismo. Si compra, si spreca, i bambini si travestono da morti viventi, i grandi guardano film horror in compagnia e tutti insieme si celebra la morte in un’ottica puramente orizzontale.
Ma esiste un modo alternativo per festeggiare la notte del 31 ottobre e nasce dal riconoscimento che questa è la notte dei santi. Il 1° novembre 2009 papa Benedetto XVI ricordava: «Cari amici, quanto è bella e consolante la comunione dei santi! È una realtà che infonde una dimensione diversa a tutta la nostra vita. Non siamo mai soli! Facciamo parte di una "compagnia" spirituale in cui regna una profonda solidarietà: il bene di ciascuno va a vantaggio di tutti e, viceversa, la felicità comune si irradia sui singoli. È un mistero che, in qualche misura, possiamo già sperimentare in questo mondo, nella famiglia, nell'amicizia, specialmente nella comunità spirituale della Chiesa». È questo il senso cristiano della notte di Halloween, una notte nella quale Cielo e Terra si fanno più vicini.
Come fare festa per la notte dei santi? Basta un cero (o una candela), preferibilmente di colore chiaro, da accendere alle 18 di martedì 31 ottobre in un punto ben visibile della casa come il balcone, il giardino, le scale esterne o la vetrina di un negozio. Chi desidera, può scattare una fotografia al cero acceso e pubblicarla sui social (anche come “stato” su WhatsApp) con l’hashtag #unalucenellanottedihalloween. Al posto del film horror e di “dolcetto o scherzetto”, l’iniziativa “Una luce nella notte di Halloween” propone di partecipare alla veglia nella notte dei santi organizzata dalla propria diocesi. (Riproduzione riservata)
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