Con 336 favorevoli, 163 contrari e 39 astenuti, la “Risoluzione sull’inclusione del diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea” (2024/2655 RSP) è stata oggi approvata dal parlamento europeo. Gli eurodeputati chiedono dunque che l’articolo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea sia modificato come segue: «Ognuno ha il diritto all'autonomia decisionale sul proprio corpo, all'accesso libero, informato, completo e universale alla salute sessuale e riproduttiva e a tutti i servizi sanitari correlati senza discriminazioni, compreso l'accesso all'aborto sicuro e legale». In Italia tra i primi commenti si registra quello di Lara Ghiglione, segretario confederale della Cgil, che afferma: «Un voto storico, quello del Parlamento europeo che, chiedendo di inserire l’aborto libero e sicuro tra i diritti fondamentali dell’Unione europea, segue la scelta della Francia che lo ha inserito in Costituzione, e dà un segnale fortissimo sulla tutela dei diritti e l’autodeterminazione delle donne. Come se, prima del rinnovo di giugno, si fosse voluto dire alle destre ultraconservatrici che avanzano, indietro non si torna». (Riproduzione riservata)
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FLASH: passa la risoluzione per il “diritto” all’aborto
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Con 336 favorevoli, 163 contrari e 39 astenuti, la “Risoluzione sull’inclusione del diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea” (2024/2655 RSP) è stata oggi approvata dal parlamento europeo. Gli eurodeputati chiedono dunque che l’articolo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea sia modificato come segue: «Ognuno ha il diritto all'autonomia decisionale sul proprio corpo, all'accesso libero, informato, completo e universale alla salute sessuale e riproduttiva e a tutti i servizi sanitari correlati senza discriminazioni, compreso l'accesso all'aborto sicuro e legale». In Italia tra i primi commenti si registra quello di Lara Ghiglione, segretario confederale della Cgil, che afferma: «Un voto storico, quello del Parlamento europeo che, chiedendo di inserire l’aborto libero e sicuro tra i diritti fondamentali dell’Unione europea, segue la scelta della Francia che lo ha inserito in Costituzione, e dà un segnale fortissimo sulla tutela dei diritti e l’autodeterminazione delle donne. Come se, prima del rinnovo di giugno, si fosse voluto dire alle destre ultraconservatrici che avanzano, indietro non si torna». (Riproduzione riservata)