Joe Biden? “Il ritiro entro domenica”
In isolamento per covid, il presidente degli Stati Uniti sembra vicino ad annunciare il passo indietro. Salgono le quotazioni per l’opzione Harris. Intanto Donald Trump promette la pace nel mondo
Joe Biden potrebbe annunciare il proprio ritiro dalla corsa alla Casa Bianca entro domenica. Lo scrive la Reuters, che riporta indiscrezioni di alcuni funzionari Democratici. «La sua ricerca dell'anima sta effettivamente avvenendo, lo so per certo. Ci sta pensando molto seriamente», avrebbe riferito una fonte interna al partito all’agenzia stampa britannica. Fino a mercoledì 17 luglio, Joe Biden aveva assicurato di essere il miglior candidato contro Donald Trump, ma qualcosa sembra essere cambiato nelle ultime ore. Il presidente degli Stati Uniti è attualmente in isolamento dopo essere risultato positivo al covid-19: è stata questa debolezza fisica a far incrinare la sua ricandidatura, o la positività al covid-19 è una narrazione utile al partito per annunciare un nuovo candidato?
Chris Coons, senatore Democratico del Delaware vicino a Biden, ha dichiarato giovedì alla CNN che il presidente «riposerà e rifletterà» questo fine settimana, mentre si riprende dalla malattia. Quentin Fulks, vicedirettore della campagna elettorale, ha però ribattuto: «Joe Biden ha detto che si candiderà alla presidenza degli Stati Uniti. La nostra campagna sta andando avanti».
Joe Biden è in convalescenza nella casa di Rehoboth Beach, nel Delaware, una villa con sei camere da letto, cinque bagni, tre camini e due grandi portici. La casa ha una spiaggia privata. Sul muro esterno un cartello recita “Beau's gift”, in ricordo del figlio dei Biden morto nel 2015 all’età di 46 anni per un tumore. Durante i periodi di vacanza a Rehoboth Beach, Joe Biden partecipa alla Messa nella piccola chiesa cattolica di St. Edmond e spesso gira per le strade in bicicletta, sempre accompagnato da diversi uomini della sicurezza. Su questa newsletter abbiamo scritto il 28 giugno scorso che la sfida 2024 per la Casa Bianca non sarebbe stata tra Donald Trump e Joe Biden, ma cosa accadrà adesso?
Inizialmente scartata, sembra ora prendere piede l’ipotesi Kamala Harris, attuale vicepresidente. Secondo alcune fonti della stampa americana, Joe Biden potrebbe addirittura dimettersi da presidente degli Stati Uniti, consentendo così alla sua vice di fare campagna elettorale da presidente in carica. Potrebbe essere questo l’asso nella manica dei Democratici per fortificare una candidatura che appare in realtà molto debole: Kamala Harris infatti non gode di grande stima nell’opinione pubblica americana.
Allontanare Joe Biden dalla scena pubblica consentirebbe inoltre ai Democratici di cancellare dalla memoria dell’opinione pubblica (una memoria molto labile) questi ultimi anni di crisi interne e gaffe mondiali. I giornali americani parlano meno di Michelle Obama, che invece rimane tra i papabili secondo i giornali europei, con una fanbase compatta nelle redazioni italiane. Altri nomi che si rincorrono sui media americani? Mark Kelly, senatore dell’Arizona, Andy Beshear, governatore del Kentucky, e Roy Cooper, governatore del North Carolina.
Intanto Donald Trump ha accettato ufficialmente la candidatura Repubblicana e, al termine della convention, ha pronunciato un discorso di circa un’ora e mezza. Molti i temi toccati, fra questi i conflitti: «Mi basta una telefonata per fermare una guerra. Metterò fine a ogni singola crisi internazionale creata dall'attuale amministrazione, inclusa l'orribile guerra tra Russia e Ucraina».
In perfetto stile americano, Donald Trump ha infine dichiarato: «Sotto la nostra guida, gli Stati Uniti saranno nuovamente rispettati. Nessuna nazione metterà in dubbio il nostro potere, nessun nemico dubiterà della nostra potenza. I nostri confini saranno totalmente sicuri. La nostra economia decollerà. Ripristineremo la legge e l'ordine nelle nostre strade, il patriottismo nelle nostre scuole e, cosa più importante, ripristineremo la pace, la stabilità e l’armonia in tutto il mondo». L’ex presidente e candidato Repubblicano ha poi osservato un minuto di silenzio per Corey Comperatore, il pompiere di 50 anni ucciso dall’attentatore. (Riproduzione riservata)