Mons. Zuppi: “Guarire quando possibile, curare sempre”
Il presidente della Cei incontrando i sanitari rilancia il diritto alla cura: «Uno dei cardini della civiltà occidentale». E invita a porre «la persona e il senso della vita» al centro della medicina
«Guarire quando possibile, curare sempre». Lo ha ricordato monsignor Matteo Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, intervenendo al convegno “Universalità e sostenibilità dei Servizi sanitari nazionali in Europa”, tenutosi venerdì 22 novembre 2024 alla Pontificia Università Lateranense. La cura della persona malata è uno dei tratti distintivi della civiltà occidentale, ha ricordato il presidente della Cei, un albero con radici antiche: «L’insegnamento evangelico ci ha consegnato la cura della persona malata e sofferente come gesto tangibile e concreto, che nasce dalla fede e dal cuore, dall’umanità. In diversi nostri Paesi il concetto di cura si accompagna a strutture di ospitalità e ricovero, dove i pellegrini e i viandanti trovavano non solo riparo ma assistenza sanitaria; i primi ospedali sono legati in molti casi all’assistenza monastica».