Olimpiadi Parigi 2024, Cerimonia da dimenticare
IL COMMENTO Bocciatura per la serata pensata da Thomas Jolly: accozzaglia caotica di siparietti e coreografie per sostenere un lungo omaggio al pensiero unico. Atleti oscurati dal kitsch
Kitsch, caotica, blasfema. La Cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata un costoso omaggio al pensiero unico, un devoto ticket pagato in mondovisione ai padroni del vapore. Thomas Jolly (classe 1982), regista e coreografo, direttore artistico della cerimonia, aveva promesso un evento «inclusivo», e il suo lavoro ha confermato (non serviva ulteriore conferma) come questo termine sia ormai definitivamente contaminato dall’ideologia woke. Cerimonia kitsch, con un’accozzaglia di siparietti volti a sostenere una narrazione dominante fluida e anticristiana, cerimonia caotica, con gli atleti stipati su barche più o meno adatte (imbarazzanti i barchini delle delegazioni meno numerose) e le inquadrature continue su cameramen che sembravano al loro primo giorno di lavoro, cerimonia blasfema, con la rappresentazione dell’Ultima Cena in chiave queer e altri simboli esoterici sparpagliati qua e là durante le coreografie.
Totalmente fuori posto Lady Gaga, popstar internazionale con un repertorio capace di far ballare tutti ma incasellata in un’esibizione caricaturale di tempi andati. Tanto sangue, seppur finto, nel quadro (la cerimonia era suddivisa in dodici quadri) rock/metal/lirico con Maria Antonietta che tiene tra le mani la propria testa. Immancabile, ovviamente, “Imagine”, cantata su una piattaforma galleggiante sulla Senna da Juliette Armanet, con Sofian Pamart che suona un pianoforte in fiamme. Stupore per l’assenza di Mylène Farmer, la cantante francese più famosa, ma durante il medley pop/dance sulla Senna ecco partire il ritornello di “Désenchantée” e il pubblico francese impazzisce.
La più attesa però era lei, Céline Dion, che tornava a esibirsi dopo quattro anni di stop a causa di gravi problemi di salute. È apparsa dopo l’accensione del grande braciere olimpico a forma di mongolfiera: dalla terrazza della Tour Eiffel la diva canadese ha cantato “Hymne à l'amour” di Edith Piaf. Ma l’esibizione, pur elegantissima, è stata in playback, e ha spento così l’attesa e le speranze degli ammiratori di una delle più grandi voci della musica contemporanea. Vanity Fair scrive: «Questa è la sua prima esibizione dal vivo da quando ha fermato la propria attività a seguito della diagnosi di sindrome della persona rigida». Ma esibizione dal vivo significa che il cantante canta dal vivo, e ciò non è avvenuto.
Marion Maréchal, europarlamentare francese, ha scritto: «Tutti i cristiani del mondo che stanno guardando la cerimonia di Parigi 2024 e si sono sentiti insultati da questa parodia drag queen dell'Ultima Cena, sappiano che non è la Francia a parlare ma una minoranza di sinistra pronta a qualsiasi provocazione». Pascal-Emmanuel Gobry, scrittore, ha aggiunto: «Mi scuso per la cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Come ho detto, lo scopo delle Olimpiadi per il regime che attualmente occupa la Francia è umiliare la nazione francese».
Monsignor Joseph Strickland, vescovo emerito di Tyler, ha commentato: «Il fanatismo nei confronti dei cristiani e la blasfemia nei confronti di Gesù Cristo, il Figlio divino di Dio in mostra alle Olimpiadi, rappresenta un nuovo livello basso per la nostra comunità umana. Vergogna a coloro che hanno prodotto questa presa in giro, vergogna al Comitato Olimpico e alla nazione francese per averlo consentito. Ciò offusca quella che dovrebbe essere la nobile celebrazione dello sport e della competizione. Invito gli atleti a non correre per la corona che appassisce del successo mondano, ma a correre invece per la corona che non appassisce, la vita eterna in Gesù Cristo, il Figlio di Dio risorto». La Cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata bocciata anche sui social, con migliaia di post che hanno criticato l’organizzazione e le immagini di cattivo gusto della serata. (Riproduzione riservata)