“Mylène Farmer - Nevermore - Le Film” nei cinema francesi
Il film-documentario sull’ultimo tour della “Madonna francese” sarà in tutte le sale l’anno prossimo, attesi numeri record. I messaggi esoterici e blasfemi presenti nei concerti arrivano ovunque
Giovedì 7 novembre 2024 alle ore 20 in tutti i cinema francesi sarà trasmesso “Mylène Farmer - Nevermore - Le Film”, pellicola che cattura le immagini più significative del mastodontico Nevermore Tour 2023/2024. Il tour si sarebbe dovuto concludere quest’anno, ma i concerti del 30 giugno e del 1° luglio 2023 allo Stade de France erano stati cancellati dalla prefettura di Parigi (a poche ore dall’inizio, provocando un vero e proprio shock tra i fan già assiepati da ore fuori dallo stadio) a causa degli scontri di piazza con la polizia nella capitale francese. Le due date sono state riprogrammate al 27 e 28 settembre 2024, con una data aggiuntiva il 1° ottobre. Lo Stade de France può ospitare circa 80mila spettatori a serata, per un totale di oltre 240mila fan. Tutte e tre le date sono già sold out. Per rispetto ai fan parigini che non hanno ancora potuto vedere lo spettacolo dal vivo si è dunque deciso di far arrivare al cinema il film solo il 7 novembre.
SMARTPHONE IN TASCA DURANTE IL CONCERTO – C’è un’attenzione speciale, da parte di Mylène Farmer, per l’effetto sorpresa: poco prima dell’inizio del concerto, sui maxi schermi viene proiettata la richiesta di non filmare e di non diffondere sui social lo spettacolo. E i fan obbediscono: è molto difficile trovare su YouTube video amatoriali dei concerti della Farmer. Questo contribuisce a potenziare il coinvolgimento del pubblico, che vive la serata con i propri occhi e non attraverso il piccolo schermo dello smartphone (come ormai da anni accade ai concerti). Le emozioni sono triplicate, l’attenzione per ogni minimo dettaglio è massima, il concerto non è più solo concerto ma rito collettivo guidato da una misteriosa sacerdotessa dalla chioma rossa.
LA CARRIERA DELLA “MADONNA FRANCESE” – Ma chi è Mylène Farmer? Quasi sconosciuta in Italia, la cantante è una star indiscussa in Francia e nei Paesi francofoni. La sua carriera, iniziata nel 1984 con il 45 giri “Maman a tort”, sembra seguire i binari delle più grandi star internazionali come Madonna e Michael Jackson: canzoni dai testi provocatori, concerti maestosi, mistero e leggende attorno alla vita privata. Da oltre trent’anni Mylène Farmer è la cantante francese che vende più dischi in Francia.
NEVERMORE, IL SALTO DI QUALITÀ – Se è vero che la Farmer ha sempre condito le proprie esibizioni con messaggi esoterici, è vero anche che il Nevermore Tour 2023/2024 segna il salto definitivo nel mondo dell’occulto. Il grande corvo nero scelto come simbolo del tour, l’immenso Tristo Mietitore, la scenografia come cattedrale gotica in fiamme, i teschi di corvo indossati dai ballerini e venduti come gadget ufficiali: tutto concorre a rendere accettabile, vicino e rassicurante un universo esoterico nel quale Mylène Farmer sembra avere il potere totale sui propri ammiratori. Il 7 novembre 2024 alle ore 20 il film dedicato al Nevermore Tour arriverà in contemporanea in tutti i cinema francesi, rendendo così accessibili a chiunque i messaggi occulti lanciati dal palco. Nel Paese che conta continui attacchi ai simboli cristiani, decine di migliaia di persone si ritroveranno ad applaudire davanti a un palco che rappresenta una chiesa distrutta da un incendio. Fiamme che distruggono le croci dell’antica cattedrale, ma che sembrano avvolgere in un abbraccio Mylène Farmer.
LA SIMBOLOGIA: I DETTAGLI NASCOSTI – Per conoscere Mylène Farmer bastano 11minuti e 4 secondi, ovvero il tempo dell’esibizione di “Désenchantée”, la sua più grande hit, allo Stade de France nel 2009. Ogni dettaglio è pensato, studiato, progettato per travolgere il pubblico. Da notare la chioma della cantante, dalla quale spuntano piccole croci, e i due grandi scheletri che escono dalla scenografia e sembrano protendersi verso il cielo. I membri della band sono vestiti da sacerdoti, le coriste da suore. Ricca di simboli anche la gestualità con cui la cantante abbandona il palco al termine della canzone. Nel live tratto da “Avant que l'ombre... à Bercy” la coreografia di “Désenchantée” è eseguita su una croce luminosa. Nel live da “Timeless”, invece, durante “Désenchantée” un immenso ragno nero si muove a ritmo di musica.
UN’INSPIEGABILE ASSENZA DI CRITICA – Sorprende che, salvo alcuni osservatori indipendenti, nessuna voce autorevole, per esempio un vescovo francese, abbia detto qualcosa sul Nevermore Tour. Non per censurare, ma per analizzare. Per far comprendere al pubblico ciò che sta vedendo. Non vale la giustificazione “non ne parlano per non farle pubblicità”: una cantante che da 30 anni domina le classifiche e si appresta a concludere un tour sold out negli stadi non ha bisogno della polemica per vendere dischi e biglietti ed è immune a questo tipo di boicottaggio. Chi cerca informazioni su Mylène Farmer trova solo articoli positivi dei giornali e siti a lei dedicati dai fan. C’è un coro esultante che dagli stadi passa ai media e arriverà anche nei cinema. Da qui al 7 novembre 2024 però ne deve passare di tempo: magari qualcuno in Francia ritroverà la voce perduta. (Riproduzione riservata)
Per restare sintonizzato su “Notturno” clicca su “Iscriviti”. “Notturno” vive grazie ai lettori: se ti abboni sostieni il lavoro giornalistico della newsletter e ottieni l’accesso completo all’archivio. Riceverai inoltre, ogni settimana, un contenuto riservato agli abbonati. Puoi cancellare la tua iscrizione in qualsiasi momento cliccando su “Unsubscribe”.
Leggi anche