«"L'omosessualità non è un crimine". Con cinque parole Papa Francesco consegna alla storia i gay "socialmente pericolosi" di Ratzinger. In un mondo normale, nel 2023, dovrebbe essere una non notizia. Ma per la chiesa lo è. Per dire che cosa abbiamo dovuto sentire». Così Paolo Berizzi, giornalista, firma di Repubblica. Ovviamente papa Benedetto XVI non ha mai definito le persone omosessuali "socialmente pericolose". Ma siamo nel 2023, l'opinione pubblica è in perenne crisi adolescenziale e deve essere aizzata con ipersemplificazioni e slogan ideologici. Il dibattito pubblico italiano moderato dalla stampa mainstream è questa cosa qui. (Riproduzione riservata)
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Papa Benedetto XVI e il giornalismo assente
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«"L'omosessualità non è un crimine". Con cinque parole Papa Francesco consegna alla storia i gay "socialmente pericolosi" di Ratzinger. In un mondo normale, nel 2023, dovrebbe essere una non notizia. Ma per la chiesa lo è. Per dire che cosa abbiamo dovuto sentire». Così Paolo Berizzi, giornalista, firma di Repubblica. Ovviamente papa Benedetto XVI non ha mai definito le persone omosessuali "socialmente pericolose". Ma siamo nel 2023, l'opinione pubblica è in perenne crisi adolescenziale e deve essere aizzata con ipersemplificazioni e slogan ideologici. Il dibattito pubblico italiano moderato dalla stampa mainstream è questa cosa qui. (Riproduzione riservata)