Trieste in piazza per dire “no” al green pass
Migliaia di persone hanno sfilato anche questa sera chiedendo l’abolizione del lasciapassare e la promozione delle terapie domiciliari: «Siamo qui per la libertà di tutti». Cori sotto la sede Rai
«No green pass, no obbligo vaccinale, sì cure domiciliari». Migliaia di persone (oltre 10mila secondo le prime stime) sono scese in strada questa sera a Trieste per protestare contro l’introduzione del green pass. Già lunedì scorso il centro storico era stato invaso da un lungo corteo, che questa settimana ha richiamato un numero ancora maggiore di persone.
«Il lasciapassare non è uno strumento sanitario efficace – spiega il Coordinamento “Nogreenpass” Trieste –, ma solo uno strumento politico di ricatto. Persino il Consiglio d’Europa ha dichiarato l’importanza della tutela della libertà di scelta vaccinale».
Perché dire “no” al green pass: «Perché viola i diritti costituzionali garantiti, per primi il lavoro e lo studio, poi gli altri, trasformando i cittadini da soggetti a oggetti del diritto. Perché apre la via alla digitalizzazione dei dati sensibili a fini discriminatori: oggi vale per lo status vaccinale, domani qualsiasi altro dato potrà essere caricato sul green pass. Ancora, perché limita l’accesso agli spazi sociali e culturali, impedendo la partecipazione alla vita democratica».
Il corteo è diventato un lungo serpentone che ha riempito il centro al grido di “No green pass” e “Libertà”. In marcia anche tante famiglie con passeggini e studenti: «Siamo qui per la libertà di tutti – dicono –, perché se i diritti costituzionali vengono calpestati nessuno è più al sicuro». La manifestazione ha fatto tappa davanti al Tribunale, sotto la sede regionale della Rai, sotto quella del Consiglio regionale e sotto la redazione del Piccolo, quotidiano locale del gruppo GEDI.
Ai giornalisti è stato gridato “Venduti” e “Siamo in trecento”, un coro di scherno in risposta ai titoli di giornale della settimana scorsa che parlavano di trecento manifestanti in strada a fronte di migliaia di partecipanti (5mila persone secondo le stime). Il Tgr Rai Friuli Venezia Giulia aveva titolato: “In duecento contro il green pass”.
«I reporter Rai dove stanno – chiede un manifestante –? Nessuno si affaccia, nessuno che ci guarda o scende in strada a seguire la manifestazione, neanche per dovere di cronaca». (Riproduzione riservata)
Aggiornamento del 20/09/21 alle h. 20.30: Il corteo si è fermato a lungo sotto le finestre della redazione del Piccolo, gridando “Venduti” ai giornalisti. Nonostante l’ora, i tavolini esterni di molti bar e ristoranti del centro storico sono rimasti vuoti.
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