Halloween? La notte alternativa
Che cosa fare il 31 ottobre? La proposta: accendere un cero bianco alla finestra e partecipare alla veglia di preghiera organizzata dalla propria diocesi. Social: #unalucenellanottedihalloween
«La festa di Halloween oggi appare strettamente connessa a realtà oscure e tenebrose come la stregoneria e il satanismo». Non usa mezzi termini padre Francesco Bamonte, vicepresidente dell'Associazione Internazionale Esorcisti, presentando il libro “Il fascino oscuro di Halloween. Domande e risposte” (Paoline, Milano 2024, 128 pp.). Padre Bamonte invita a organizzare celebrazioni ed eventi alternativi per la notte del 31 ottobre. Anche quest'anno torna “Una luce nella notte di Halloween”, e la proposta è quella di sempre: accendere un cero bianco in un punto ben visibile della casa e partecipare alla veglia nella notte dei santi organizzata dalla propria diocesi.
L'Aie invita a non sottovalutare i pericoli nascosti nei simboli legati ad Halloween: «La festa di Halloween oggi appare strettamente connessa a realtà oscure e tenebrose come la stregoneria e il satanismo. La neo-stregoneria dei nostri tempi, ad esempio, che si è organizzata in movimento con il nome di Wicca, nelle sue feste principali celebra la ricorrenza di Samhain che dà il via al nuovo anno della stregoneria, la notte fra il 31 ottobre e il 1° novembre – spiega padre Bamonte –. Anche il periodo preparatorio di Halloween diventa un momento privilegiato di contatto dei ragazzi e dei giovani con sette e gruppi del mondo dell’occultismo, spesso mascherati da associazioni culturali. Alcuni siti internet per bambini, dove si descrivono personaggi e scenari horror, presentano persino dei link con i quali si accede direttamente a siti di satanismo e magia nera».
Come si può contrastare la macchina narrativa che è già in moto diverse settimane prima del 31 ottobre? Risponde padre Francesco Bamonte: « Bisogna favorire tutto ciò che è alternativo ad Halloween, valorizzando il vero significato della festa di Tutti i Santi, come fanno molti sacerdoti. Organizzare rappresentazioni della vita dei Santi nelle sale e oratori parrocchiali, processioni dei santi coinvolgendo bambini e per quanto possibile giovani e animatori, proporre una festa luminosa dei santi per i bambini con giochi, regali, merenda, fiaccolata e una preghiera per la pace. E ancora veglie di preghiera con turni di adorazione del Santissimo Sacramento».
L'iniziativa “Una luce nella notte di Halloween” è stata lanciata per la prima volta nel 2019 da don Donato Vicini, sacerdote ambrosiano e voce di Radio Mater, e da Giacomo Bertoni, giornalista. Partecipare è semplice: basta un cero, preferibilmente di colore chiaro, da accendere alle 18 di giovedì 31 ottobre in un punto ben visibile della casa come il balcone, il giardino, le scale esterne o la vetrina di un negozio. Chi desidera, può scattare una fotografia al cero acceso e pubblicarla sui social (anche come stato su WhatsApp) con l’hashtag #unalucenellanottedihalloween. Come alternativa alla visione di un film horror e alla passeggiata per dolcetto o scherzetto, “Una luce nella notte di Halloween” propone di partecipare alla veglia nella notte dei santi organizzata dalla propria diocesi.
L'Aie invita infine a non sottovalutare i pericoli nascosti nella simbologia legata ad Halloween, nei travestimenti e nelle feste a tema horror in programma la notte del 31 ottobre: «Il fenomeno è molto inquietante e costituisce un pericolo reale perché, anche se chi lo fa non ha l’intenzione di celebrare la stregoneria e il demonio, di fatto si mette in comunione con questa corrente spirituale malefica. Si dovrebbe invece spiegare ai piccoli e agli adulti, nelle domeniche precedenti il 31 ottobre e particolarmente durante l’omelia della Messa del 31 ottobre sera e del 1° novembre, la comunione che ci lega a tutti i santi e ai nostri defunti, aiutandoli a distinguere ciò che è innocuo da ciò che non lo è». (Riproduzione riservata)
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