“Harry Potter e il Calice di Fuoco”, il film
Giovedì 2 febbraio sarà trasmesso il quarto capitolo della saga creata da J. K. Rowling. I dati Auditel della maratona Harry Potter 2023, la trama e le curiosità sul film diretto da Mike Newell
Giovedì 2 febbraio 2023, dalle ore 21.20 su Italia 1, riparte la maratona Harry Potter con il quarto capitolo della saga creata da J. K. Rowling: “Harry Potter e il Calice di Fuoco”. Giovedì scorso il terzo capitolo della saga, “Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban”, si è aggiudicato il terzo posto tra i programmi più visti della prima serata con 1.225.000 telespettatori e il 6.7% di share, nonostante i DVD, la presenza sulle principali piattaforme di streaming e le tante repliche. Il podio è stato conquistato da “Che Dio ci aiuti 7”, in prima visione su Rai 1, che ha raccolto 4.580.000 telespettatori e uno share del 24.4%. Al secondo posto il film del 2020 “Odio l’Estate”, su Canale 5, che si è fermato a 2.147.000 telespettatori e al 12.1% di share. Giovedì 9 febbraio 2023 la maratona Harry Potter si scontrerà con il Festival di Sanremo.
Il film, diretto da Mike Newell e arrivato nelle sale il 18 novembre 2005 (nelle sale italiane il 25), rappresenta il punto di svolta della saga: il Male ritorna, ma il mondo magico non è pronto a riconoscere la verità. La trama di “Harry Potter e il Calice di Fuoco” è riassunta così da Salani: «È un momento cruciale nella vita di Harry: ormai è un mago adolescente, vuole andarsene dalla casa dei perfidi Dursley, vuole sognare la Cercatrice di Corvonero per cui ha una cotta tremenda... E poi vuole scoprire di più sui grandiosi eventi che si terranno a Hogwarts e che riguarderanno altre due scuole di magia e una grande competizione che non si svolge da cento anni. Harry Potter vuole davvero essere un normale mago di quattordici anni. Ma sfortunatamente Harry non è normale, nemmeno come mago. E stavolta la differenza può essere fatale».
Dietro allo stile misterioso della quarta di copertina c’è l’essenza della storia: la magia è grande scenografia di una vicenda profondamente umana. Nei libri il turbinio interiore di Harry è travolgente, perché porta il giovane lettore a immedesimarsi e il lettore adulto a ricordare l’adolescenza e le sue sfide apparentemente insuperabili. Oltre ai problemi dell’età, con la scuola e la prima cotta, Harry deve affrontare una battaglia molto più grande di lui: incontra il Male, incarnato in Tu-Sai-Chi, lo riconosce come Male e inizia a combatterlo. È un ragazzino, non è un teologo né un filosofo né un generale a capo di un esercito (anche se...), però ha una coscienza. Ed è proprio la coscienza di Harry il vero motore della storia. Non è la bacchetta magica, non è la scopa volante, non è il Mantello dell’Invisibilità. Ogni incantesimo o artefatto magico è contorno di una grande battaglia fra Bene e Male.
In “Harry Potter e il Calice di Fuoco” il lettore si trova a fare i conti con la difficoltà di accettare il Male, di farlo riconoscere come Male. Le bugie comode e rassicuranti infatti cercheranno presto di celare al mondo magico l’orrore, in fondo è questo che accade in “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” (lo scontro diretto di questo film con il Festival di Sanremo apre a interpretazioni interessanti).
Alcune curiosità su “Harry Potter e il Calice di Fuoco”? Le svela Mediaset: «La produzione ebbe l’idea di dividere il film in due parti, per cercare di non tagliare troppe scene. Il regista Mike Newell, tuttavia, si oppose. È l’unico film di Harry Potter senza Julie Walters (Molly Weasley) e il primo senza i Dursley. Le scene sott’acqua per la Seconda Prova furono girate grazie a un’enorme vasca d’acqua. Daniel Radcliffe passò un totale di 41 ore immerso». (Riproduzione riservata)
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