Medjugorje, cosa può dire il Vaticano
Convocata una conferenza stampa: il Dicastero per la dottrina della fede (ex Sant’Uffizio) parlerà della parrocchia di san Giacomo in Bosnia Erzegovina, centro mariano tra i più visitati al mondo
Aggiornamento del 19 settembre 2024, ore 12: il Dicastero per la dottrina della fede ha determinato il nihil obstat per Medjugorje. Si tratta dell’esito più positivo tra i sei previsti dall’ex Sant’Uffizio in materia di presunti fenomeni soprannaturali.
Giovedì 19 settembre 2024, alle ore 11.30, presso la sala stampa della Santa Sede, Sala San Pio X, Via dell’Ospedale 1, si terrà la conferenza stampa «sull’esperienza spirituale di Medjugorje». Interverranno il cardinal Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la dottrina della fede, monsignor Armando Matteo, segretario per la sezione dottrinale del medesimo dicastero, e Andrea Tornielli, giornalista, direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione. La conferenza stampa sarà trasmessa in diretta streaming in lingua originale sul canale YouTube di Vatican News. La notizia è stata diffusa dalla sala stampa vaticana lunedì 16 settembre 2024.
Repubblica titola «Medjugorje arriva la sentenza del Vaticano: restano i dubbi sulle apparizioni ma i pellegrinaggi continueranno», l'Ansa scrive: «Il parere del Vaticano su quella che nella convocazione viene definita "l'esperienza spirituale di Medjugorje": non si parla quindi di "apparizioni" o "visioni", né tanto meno di "fenomeni soprannaturali", e questo è già un segnale». Il fatto che nella convocazione della conferenza stampa non si parli esplicitamente di “apparizioni” non è necessariamente un segnale, bensì la prassi: la Chiesa non si pronuncia definitivamente su un fenomeno soprannaturale fintanto che il fenomeno è in corso. E le apparizioni, in questo piccolo centro della Bosnia Erzegovina, si verificano ancora oggi ai veggenti.
Il 17 maggio 2024 il Dicastero per la dottrina della fede ha pubblicato il documento “Norme del Dicastero per la Dottrina della Fede per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali”. Il testo richiama casi nei quali la dichiarazione di “soprannaturalità” era stata confermata/smentita più volte nel corso degli anni fra vescovi che ci sono succeduti e Sant'Uffizio e afferma: «Queste situazioni complicate, che producono confusione nei fedeli, devono essere sempre evitate, assumendo un coinvolgimento più veloce ed esplicito di questo Dicastero ed evitando che il discernimento punti verso una dichiarazione di “soprannaturalità”, con forti aspettative, ansie e persino pressioni al riguardo. Tale dichiarazione di “soprannaturalità” viene, di norma, sostituita o da un Nihil obstat, che autorizza un lavoro pastorale positivo, o da un’altra determinazione adatta alla situazione concreta». Il documento dunque limita il potere decisionale del vescovo locale in favore del Dicastero e presenta sei possibili “verdetti” sui fenomeni soprannaturali. A fenomeno ancora in corso, che cosa dirà il Dicastero per la dottrina della fede su Medjugorje? Giovedì 19 settembre il Prefetto potrebbe, il condizionale è d'obbligo, scegliere una di queste formule.
Nihil obstat — Anche se non si esprime alcuna certezza sull’autenticità soprannaturale del fenomeno, si riconoscono molti segni di un’azione dello Spirito Santo “in mezzo” a una data esperienza spirituale, e non sono stati rilevati, almeno fino a quel momento, aspetti particolarmente critici o rischiosi. Per questa ragione si incoraggia il Vescovo diocesano ad apprezzare il valore pastorale e a promuovere pure la diffusione di questa proposta spirituale, anche mediante eventuali pellegrinaggi a un luogo sacro.
Prae oculis habeatur — Sebbene si riconoscano importanti segni positivi, si avvertono altresì alcuni elementi di confusione o possibili rischi che richiedono un attento discernimento e dialogo con i destinatari di una data esperienza spirituale da parte del Vescovo diocesano. Se ci fossero degli scritti o dei messaggi, potrebbe essere necessaria una chiarificazione dottrinale.
Curatur — Si rilevano diversi o significativi elementi critici, ma allo stesso tempo c’è già un’ampia diffusione del fenomeno e una presenza di frutti spirituali ad esso collegati e verificabili. Si sconsiglia al riguardo un divieto che potrebbe turbare il Popolo di Dio. Ad ogni modo, il Vescovo diocesano è sollecitato a non incoraggiare questo fenomeno, a cercare espressioni alternative di devozione ed eventualmente a riorientarne il profilo spirituale e pastorale.
Sub mandato — Le criticità rilevate non sono legate al fenomeno in sé, ricco di elementi positivi, ma a una persona, a una famiglia o a un gruppo di persone che ne fanno un uso improprio. Si utilizza un’esperienza spirituale per un particolare ed indebito vantaggio economico, commettendo atti immorali o svolgendo un’attività pastorale parallela a quella già presente nel territorio ecclesiastico, senza accettare le indicazioni del Vescovo diocesano. In questo caso, la guida pastorale del luogo specifico in cui si verifica il fenomeno è affidata o al Vescovo diocesano o a un’altra persona delegata dalla Santa Sede, la quale, quando non sia in grado di intervenire direttamente, cercherà di raggiungere un accordo ragionevole.
Prohibetur et obstruatur — Pur in presenza di legittime istanze e di alcuni elementi positivi, le criticità e i rischi appaiono gravi. Perciò, per evitare ulteriori confusioni o addirittura scandali che potrebbero intaccare la fede dei semplici, il Dicastero chiede al Vescovo diocesano di dichiarare pubblicamente che l’adesione a questo fenomeno non è consentita e di offrire contemporaneamente una catechesi che possa aiutare a comprendere le ragioni della decisione e a riorientare le legittime preoccupazioni spirituali di quella parte del Popolo di Dio.
Declaratio de non supernaturalitate — In questo caso il Vescovo diocesano è autorizzato dal Dicastero a dichiarare che il fenomeno è riconosciuto come non soprannaturale. Questa decisione si deve basare su fatti ed evidenze concreti e provati. Ad esempio, quando un presunto veggente dichiara di aver mentito, o quando testimoni credibili forniscono elementi di giudizio che permettono di scoprire la falsificazione del fenomeno, l’intenzione errata o la mitomania.
Intanto, da oltre quarant’anni, Medjugorje continua a richiamare migliaia di pellegrini da ogni parte del mondo, portando a numerose conversioni. (Riproduzione riservata)
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