“Troppi silenzi durante il covid”
Il medico di famiglia scrive al proprio Ordine professionale: «Da parte vostra c’è stata una aderenza alle regole dettate dall’alto povera di discernimento scientifico, di sentimento e di empatia»
«Durante il Covid ci sarebbe stato bisogno di intervenire culturalmente sull’operato dei medici per evitare che la nostra categoria fosse completamente consegnata nelle mani dell’industria farmaceutica». Non usa mezzi termini Cesare Atticciati, medico di famiglia da giugno 2024 in pensione, che firma una lunga lettera aperta all’Ordine dei Medici di Siena. La lettera è stata ripresa dalla Gazzetta di Siena del 3 settembre 2024. In vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine, Cesare Atticciati chiede ai vertici della categoria di fare un passo indietro e di non ricandidarsi. Motivo? Le scelte fatte in tempo di covid. Così scrive il medico: «Col vostro silenzio avete fatto sì che i giovani e la gente non avessero le informazioni adeguate per una scelta consapevole riguardo alle terapie del Covid e al vaccinarsi o meno. E ciò è gravissimo».
Quali sono le informazioni che, secondo Cesare Atticciati, l’Ordine dei Medici non ha fornito alla popolazione? «Si sapeva che il vaccino Covid non poteva interrompere la trasmissione della malattia – elenca il medico di famiglia ora in pensione –. Sapevamo che la protezione avrebbe avuto una scarsa durata. Si sapeva che i giovani non avrebbero avuto bisogno del vaccino, sviluppando sintomi lievi una volta ammalati. Mentre erano (sono) molto suscettibili alla Mio-Pericardite postvaccino (che non è mai lieve). Si sapeva che sui vaccini non erano state fatte le prove di genotossicità e oncogenicità: silenzio anche su questo. Sapevamo dall’inizio che non sarebbe stato possibile ottenere l’effetto gregge, con questi virus che mutano velocemente. Eppure lo si è lasciato credere ai medici, ingannandoli e, di conseguenza, ingannando i nostri giovani e la gente. ”Se ti vaccini proteggi anche i fragili e i tuoi nonni!”».
Il medico accusa l’Ordine di non aver parlato, di non aver offerto i cittadini tutte le informazioni per un consenso veramente libero e informato: «Codesto Ordine, non si è pronunciato nemmeno su innumerevoli altri importanti temi. Come gli effetti avversi dei vaccini Covid, i tamponi Covid, Tachipirina e vigile attesa. Ma mi fermo qui. Non mi interessa se per viltà, per ignoranza o altro». Sono mancate deontologia e umanità, continua ancora Cesare Atticciati nella lettera: «Da parte vostra c’è stata una aderenza alle regole dettate dall’alto povera di discernimento scientifico e povera di sentimento ed empatia. La nostra categoria dovrebbe essere pervasa di umanità. Avete ampiamente dimostrato di non saper interpretare il presente, come fate a pretendere che possiamo consegnarvi anche il nostro futuro?». (Riproduzione riservata)
Per restare sintonizzato su “Notturno” clicca su “Iscriviti”. “Notturno” vive grazie ai lettori: se ti abboni sostieni il lavoro giornalistico della newsletter e ottieni l’accesso completo all’archivio. Riceverai inoltre, ogni settimana, un contenuto riservato agli abbonati. Puoi cancellare la tua iscrizione in qualsiasi momento cliccando su “Unsubscribe”.