Maratona Harry Potter 2025
Su Italia 1 i film ispirati alla saga di J. K. Rowling. Quando vanno in onda? I libri sul giovane maghetto avvicinano i bambini alla stregoneria? Perché l’autrice è stata minacciata? Cos’è “Lumos”?
Confermata anche per il 2025 la tradizionale maratona Harry Potter su Italia 1. Si parte giovedì 16 gennaio alle ore 21.20 con “Harry Potter e la Pietra Filosofale” e si prosegue poi giovedì 23 gennaio con “Harry Potter e la Camera dei Segreti”, giovedì 30 gennaio con “Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban”, giovedì 6 febbraio con “Harry Potter e il Calice di Fuoco”, giovedì 13 febbraio con “Harry Potter e l’Ordine della Fenice”, giovedì 20 febbraio con “Harry Potter e il Principe Mezzosangue”, giovedì 27 febbraio con “Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1”, giovedì 6 marzo con “Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2”. Le date potrebbero subire variazioni, se venissero confermate porterebbero a un duello giovedì 13 febbraio tra il Festival di Sanremo e “Harry Potter e l’Ordine della Fenice”, scontro già avvenuto il 9 febbraio 2023. Nel 2024 Mediaset non ha trasmesso la maratona, nel 2023 l'aveva messa in palinsesto due volte.
Il primo capitolo della saga di Harry Potter, “Harry Potter e la Pietra Filosofale” (titolo originale “Harry Potter and the Philosopher's Stone”, arrivò nelle librerie inglesi il 26 giugno 1997. Il romanzo conquistò ben presto la vetta delle classifiche, fu tradotto in 85 lingue e vendette più di 120 milioni di copie, diventando il quarto libro più venduto di tutti i tempi. I record non si fermarono al primo capitolo: l’ultimo libro della saga, “Harry Potter e i Doni della Morte” (titolo originale “Harry Potter and the Deathly Hallows”), arrivò nelle librerie su furgoni scortati dalle forze dell’ordine e vendette in tutto il mondo oltre quindici milioni di copie nelle prime ventiquattro ore dall’uscita. Complessivamente la saga ha superato le 600mila copie vendute, diventando la serie più venduta nella storia dell’editoria, nonché la più tradotta.
Nel 1999 la Warner Bros. Pictures acquistò i diritti di “Harry Potter and the Philosopher's Stone”, e il 10 novembre 2001 arrivò nei cinema inglesi il film ispirato al romanzo. La pellicola incassò 974 milioni di dollari al botteghino durante la prima uscita e oltre 1 miliardo di dollari con le successive riedizioni, dando vita così alla trasposizione cinematografica di tutta la saga attraverso otto film. Nell’estate 2025 dovrebbero iniziare le riprese di una nuova serie targata HBO, che promette di ispirarsi fedelmente ai sette libri di J. K. Rowling e che sarà girata nei Leavesden Studios, set dei film originali. All’interno degli studi di produzione è stata allestita la “Warner Bros. Studio Tour London – The Making of Harry Potter”, attrazione che accoglie una media di 6mila visitatori al giorno.
Nel corso degli anni la saga di Harry Potter è stata accusata di “satanismo” e di spingere i giovani lettori verso la stregoneria. Pur essendo innegabile la centralità della magia nei libri, e nel ricco merchandise legato alla saga, non è questa la protagonista assoluta: “Harry Potter” è la storia di un bambino rimasto orfano e cresciuto dagli zii. Un giorno Harry scopre di essere un mago e di essere sopravvissuto alla furia distruttrice del Signore Oscuro. Da quel momento inizia per lui un’avventura sorprendente, che lo porterà ad affrontare la più grande battaglia tra Bene e Male, tra verità e menzogna. A scoprire l’importanza dell’amicizia, della lealtà e del coraggio. Se Harry potesse contare solo sulla magia, la sua storia finirebbe già nel primo libro.
J. K. Rowling, classe 1965, esordì con “Harry Potter e la Pietra Filosofale”, opera nata in un momento particolarmente difficile per lei: un divorzio doloroso alle spalle, una bambina da crescere, la perdita del lavoro. Il manoscritto fu rifiutato da dodici editori, fino a quando la Bloomsbury Publishing, piccola casa editrice indipendente, non accettò di pubblicarlo. Il resto è storia. Negli ultimi anni la Rowling ha subito minacce, insulti e campagne di boicottaggio per aver preso posizione in difesa dei diritti delle donne e contro l’ideologia gender.
Nel 2005 l’autrice ha fondato Lumos (il nome indica anche uno degli incantesimi più amati nella saga), inizialmente denominata Children's High Level Group, organizzazione non governativa che promuove il ritorno nelle famiglie d’origine dei bambini ospitati in istituti. Secondo Lumos, infatti, gli istituti (siano essi comunità per bambini provenienti da situazioni di disagio o per persone con disabilità) non sono la soluzione migliore per i bambini, che hanno il diritto di crescere in famiglia. Lo Stato, secondo Lumos, non dovrebbe offrire alternative alle famiglie d’origine, bensì offrire supporti alle famiglie d’origine così che possano prendersi cura dei propri cari nelle proprie case. (Riproduzione riservata)
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